lunedì 31 dicembre 2018

SIBERIA IN BICI -SIBERIA IN BICI - SIBERIA IN BICI -SIBERIA IN BICI : PERCHE??

DA FACEBOOK   

Francesca Filippi

29 dicembre alle ore 11:40 · 

Il 25 maggio prenderò il volo per Mosca... E da lì partiro' in bici verso Vladivostock. Attraversero" i 9000 km di Siberia. Che dire? Questa volta sono perplessa perché la Siberia non è l'Europa che ho percorso per lungo e per Largo negli anni precedenti. La Siberia è un confine estremo il quale, pur raggiunto in estate, comporta non pochi disagi fisici. Non ci saranno gli stessi venti quotidiani freddissimi di Capo Nord, ma le escursioni termiche di un clima continentale di steppa , taiga e tundra porteranno non pochi disagi a me abituata al clima temperato italiano. La temperatura da zero gradi notturna potrebbe salire anche a 40 gradi a mezzogiorno; il camminare, poi, sulla direzione dei paralleli terrestri e non di un meridiano come avevo fatto andando a Capo Nord , porta differenze di orario e di luce ogni pochi giorni .Lungo la strada c'è chi dice che si possono incontrare orsi, lupi, cani selvaggi, stormi di zanzare.... per ciascuna di queste possibili fattispecie bisogna portare uno strumento di difesa... Allora voi subito mi direte : " Ma chi te lo fa fare a partire? Mica te lo comanda il medico! Che gusto provi a cercarti disagio e pericoli?" Potrei partire in macchina... Potrei partire con viaggi organizzati... Potrei andare altrove in paesi più comodi. Potrei passarmi TUTTA l'estate nella stupenda Italia invece che nelle impervie situazioni siberiane... Si.. Potrei, potrei. Potrei. Ma già ho fatto il biglietto. Partirò. Combatterò contro ogni pericolo... Ma troppo forte è il desiderio di conoscere... E solo camminare in bici permette questa conoscenza così ravvicinata. Conoscere una nazione diversa, ricca di una cultura e di un'ospitalita' difficili da immaginare... La Russia, questo potente intermediario tra l 'occidente e l'Oriente, questa nazione forte e martoriata dai suoi stessi ideali... Demonizzata da noi occidentali... Distrutta da una storia e da governi davvero "siberiani".. Espressi in ghiaccio, polvere e sangue... Ma ricordiamoci che niente viene dall'alto.. Ogni governo e' il "nostro" governo e nasce da come siamo.. E così è stato per la Russia. La mia gioia e le mie aspettative saranno i gemellaggi che TENTERÒ di realizzare con le varie realtà culturali, sportive e commerciali sulla strada che percorrero'. Queste cercherò che diventino un dono per noi attraverso contatti che ci potrebbero arricchire. Ciò è espresso nel titolo del progetto stesso AMICIZIA conoscere per COMPRENDERE. Speriamo di poter realizzare uno scambio culturale ricco di emozioni... ogni difficoltà connessa derivata da un impatto linguistico ed ambientale piuttosto duro non mi fa però perdere il senso del reale anche nelle aspettative. Non è facile, pur essendolo di natura, rimanere sempre ottimisti in alcuni contesti... andando male ogni ipotesi di questo gemellaggio, resteranno soltanto stupende, nuove conoscenze ed emozioni, che comunque in qualche modo vi comunicherò perché so che mi seguirete...😘

146Lidia Fontana, Valelentina Paolone e altri 144

Commenti: 145

Condivisioni: 11

Mi piace

Commenta

Condividi

domenica 23 dicembre 2018






ANDARE IN INDIA (gennaio 2016) 

...non è stata una vacanza, ma una forte esperienza  emozionale e di pensiero, un impatto culturale di notevole spessore.  Non si riesce a tenere gli occhi chiusi….a non vedere, a non pensare, a non cercare di capire….là…dove ogni realtà visibile e logica è diametralmente opposta a quella nostra…anche se,  come realtà umana,  fa parte anche di noi. 



L’impatto con l’induismo e tutti i rapporti sociali che ne derivano…e lo stato d’animo del popolo, così sereno,remissivo e ottimista  davanti ad ogni situazione estrema

…sorridente ed aperto con lo straniero…mi ha fatto capire che per conoscermi ed amarmi, io donna occidentale, devo prima conoscere ed amare il diverso, perché appartiene egli stesso a quella parte di me sconosciuta.

          Pedalare in India è stato quasi impossibile, non esiste praticamente codice della strada, e anche  i sensi di marcia sono  nominali…

ho portato con me la bici in macchina per 40 gg…utilizzandola per brevi tragitti..ma  ho camminato ore e ore al giorno a piedi…visitando tutti i templi del centro India (Tamir-Nadu\karnataka\kerala).







Indossando sempre abiti indiani...imparando ad andare scalza,,,sulla strade, nei templi...da ogni parte..






Con il mio spirito arricchito da questa intensa serena  spiritualità, cadutami addosso a pioggia, e della quale  ho cercato di catturare molte gocce….cammino e progetto di camminare....a piedi o in bicicletta è uguale...…FINO A QUANDO?













lunedì 17 dicembre 2018





CAPO NORD 6  - GEMELLAGGIO TRA DUE GHIACCIAI (il più a Nord ed il più a Sud d'Europa)-
ARRIVO a Capo Nord-Nebbia intensa-Freddo  2 agosto 2017


Leggo che in Norvegia, nella cittadina di Hammerfest, c’è il ghiacciaio più a Nord d’Europa…immediatamente mi reco al Comune di Teramo, Montorio e Pietracamela per chiedere il patrocinio dell’iniziativa di gemellare i due ghiacciai estremi d’Europa, il nostro CALDERONE del Gran Sasso con quello di Hammerfest. Porterò una targa al sindaco di Hammerfest, , da appendere in prossimità del ghiacciaio, in segno di riconoscenza verso una nazione che  avrà accolto me ,  italiana e cittadina teramana, nel segno comune di un profondo amore per  la natura (per la salute della quale la vita dei ghiacciai è la prima sentinella).Teramo non risponde…sta cambiando sindaco?  Mi danno il Patrocinio Pietracamela e l’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga.
Inoltre accettano di sponsorizzarmi con un piccolo contributo per pagarmi l’abbigliamento tecnico,  la CONAD e laPalestra Welness di Teramo. Mi sento gratificata.

L’iniziativa mi prende concretamente ogni giorno di più…disegno con PAINT la targa…

Decido di incastonare nella targa  una pietra del CALDERONE,  che mi porterà Davide Peluzzi, l’esploratore Himalayano di Nerito.

Disegno con Publisher la divisa che indosserò per Capo Nord….





Che piacere quando alcuni miei compagni di strada mi chiederanno  di fargli avere per usarla loro la stessa divisa!!!
Un saluto al Supermercato CONAD-Via Cona...

Ma in sindaco di Hammerfest non risponde alle mie ripetute email con testo in inglese….
 Partirò il 24giugno , dai Prati di Tivo, senza risposta…senza certezze di poter consegnare quella targa.
Il  i sindaco di Hammerfest non mi risponde,  decido di andare all’Ambasciata Italiana  in Norvegia, per farmi aiutare diplomaticamente in questo contatto che semra impossibile…ormai mancano solo pochi giorni al mio arrivo ad





HaMMERFEST, ED IO NESSUNA RISPOSTA…che figura …e che delusione sarebbe stata se non avessi potuto consegnare la targa….L’Ambasciatore mi  assicura il suo interessamento….ma a tre gg.dall’arrivo non so aNCORAA NULLA…




CHIAMO L’Ambasciata…ecco la deludente risposta  delsindaco di Hammerfest…..devono valutare "l'opportunità" di ricevermi...


Supplico la segrtaria del Cancelliere a contattare di nuovo il Comune di Hammerfest…ed ecco il miracolo….si dichiarano interessatissimi, e dopo una serie di chiamate quotidiane, vengo ricevuta ed intervistata  dal sindaco e da giornalisti…, consegno la targa e ne ricevo una per l’Ente Parco….
Obiettivo raggiunto.SE ANDATE IN NORVEGIA PASSATE DA HAMMERFEST A VEDERE LA TARGA ITALIANA SOTTO IL GHIACCIAIO





 CAPO NORD 5     ALLOGGI



…per Svezia e Norvegia è stato difficilissimo reperire alloggio...ero partita senza tenda.…questi sono paesi con una densità di popolazione tra le più basse al mondo.  Non sempre sono presenti strutture ricettive se non a un centinaio  di km una dall’altra , soprattutto salendo verso l’estremo nord. Lì troviamo CENTRI ACCOGLIENZA TURISTI in casette di legno, spesso lontani da centri abitati, con servizio ristorazione con menù tipico e  la poca scelta, perlopiù a base di renna e stoccafisso. Se non avessi prenotato sui vari portali specializzati  per ogni giorno l’alloggio mi sarei trovata in serie difficoltà, soprattutto nell’Estremo nord, nella contea di Finnmark….Dovevo pedalare 150\180 km prima di trovare un riparo...e a giorni alterni sotto la pioggia...e se non c'era pioggia c'era vento...Non avevo voglia di utilizzare la tenda, ma di cercare
il contatto con persone in strutture ...
CAPO NORD 4  CON QUALE BICI PARTIRE?. 


Con quale bici partire? Ne ho 6,,,delle quali qualcuna è una vecchia caffettiera…ma 6 sono 6, quindi decido di non comprare bici.Con quella da corsa non parto, considerati i vari tratti sterrati…potrei attrezzare la MTB…ma è troppo ingombrante, e percorrerei meno strada per il maggior peso e maggior larghezza dei copertoni. Decido per la solita Bianchi azzurrina, la mia bici da viaggio già modificata, che fu anche una bici del Pirata Pantani, in alluminio, con portabagagli classico. Modificata.Copertoni 28, tripletta, lungo sterzo per equilibrare i pesi.. Ci ho già fatto molti viaggi in Europa, ma  il cambio è molto lento e cade spesso la catena avendoci istallato forzatamente una tripla..il sellino nuovo (errore imperdonabile aver cambiato sellino poco prima della partenza!!!😡) mi massacra per tutti i 40 gg…, nonostante il doppio pantaloncino.Le sterrate sono più del previsto,  bellissime, ma con il copertone liscio e la mia paura di cadere diventano difficili…poi, soprattutto in Svizzera, si perdono tra le radici dei boschi.Sarebbe stata migliore una Gravel o un'ibrida....ci penserò per il mio viaggio in Siberia


3   CERTEZZE    - QUALE RELIGIONE..

Solo per farmi  conoscere oggi mi dilungo su questo mio pensiero...perchè non voglio precludervi la comunicazione sulle motivazioni profonde che accompagnano SEMPRE il mio cammino (vita).
Esiste solo cio' che si percepisce sensorialmente, il resto, quello "creato" da ipotesi, studi..tradizioni...ma non percepito e verificato è solo ideato (pensato, amato, sperato..quello che volete voi). Siamo esseri psico-fisici...quindi non solo "anime" e non  solo corpo...Esiste una divinità? Non l'ho mai percepita nè in chiesa (quando la frequentavo) nè altrove, Nè alcuno è stato MAI capace di testimoniarmela. Il perchè poi siano esistiti ed esistano santi ed eroi ha molteplici risposte. Che ognuno dica la sua...intanto mille ne ho sentite...e nessuna mi ha mai dimostrato l'esistenza del Dio in cui le religioni del mondo vogliono farmi credere costruendo e parlandomi dei loro miracoli. Esiste però una cosa, ed è inconfutabile...IL DESIDERIO DI STARE BENE.., seppure con mille perchè.Ma è inutile cercare Dio nei perchè logici o storici..nei racconti scritti che chiamo PROFEZIE...vangeli o corani..PAROLE PAROLE PAROLE  ...  Non ascolto messe o papi, non prego per avere grazie o indulgenze. Non verranno mai dall'ipotetica primitiva figura di Dio...e dall'atroce immagine di Cristo in Croce...eppure in molti pregano le immagini...le statue..le toccano e le baciano.. Che tristezza...che vuoto..quelle sono le persone che non mi darebbero nulla oltre a ciò che so.  Riesco a stare bene, camminando da sola... in avanti sulla mia strada..nell'incontro di direzioni, paesaggi, prati e alberi, mari e montagne, occhi di persone, lingue e dialetti. Luce dagli occhi della gente..che ti restituisce forza e capacità di sorridere. Voglia di abbracciare alla vista delle lacrime...di giocare con i bambini. Desiderio di donare e donarsi. Di accettare il vento che ti spinge via quasi potentissima forza magica, camminare lentamente. Ascoltare su di sè la pioggia..che oltre un certo limite non può bagnarti...sentire cuore e respiro cantare insieme la stessa voglia di vivere, che poi sempre più spesso coincide con il significato della stessa morte. STARE BENE è credere nella vita e sentire quella forza vitale che muove tutto insieme a te, amarla profondamente, accettarla insieme alla stanchezza ed ai timori. Se è questo percepire "DIO"...ok...se non lo è pazienza....


domenica 16 dicembre 2018

CAPO NORD 3   ALLENAMENTO E ALIMENTAZIONE


Da metà febbraio, a domeniche alterne, partecipo fino al 23 giugno a gare ciclistiche di Gran Fondo : mi sono iscritta allo scopo di forzare intensamente l’abitudine a pedalare con un certo ritmo  verso una meta ,su percorsi sconosciuti.Le gare sono di 90\110 km circa, con dislivelli di 900\1500metri. Devo finire il percorso entro un certo orario, pena l’esclusione dalla classifica.Partecipo, anche con la pioggia, a tutte le gare programmate nei 2 circuiti selezionati…..Mi alleno per le gare con uscite trisettimanali con percorsi   similari per lunghezza e tipologia di strada a quelli delle gare…Non mi pongo il problema "stanchezza" per Capo Nord, perché so che l’allenamento,  le gare fatte  e le lezioni di spinning costituiscono una valida base atletica per l’impresa sportiva. Certo, pedalerò ogni giorno, ma non con lo sforzo del pedalare in gara…anche se avrò il peso…ma pedalare così rilassa, in gara  invece ci si stressa, perché “bisogna arrivare e correre”.. ..

 Non si può pensare di partire da Teramo ed arrivare a Capo Nord in bici senza almeno la certezza della propria “gamba”

….i problemi, infatti,  di strade  e di ambientamento nel nord sono tanti, e non ci si può permettere di partire senza essere diventati  fisicamente “figli” del  Gran Sasso. Bisogna accettare ed amare pioggia,   vento, nebbia  …su strade e paesaggi desertici, dove per ore non si vedono case e persone…dove non esistono giorno e notte, perché il sole non sorge e non tramonta per 6 mesi, poi per altri 6 mesi, da agosto,  comincia a tramontare  lentamente senza sorgere piu fino a febbraio, lasciando il paesaggio in ombra per 24 ore…..Tu vedi la luce, alle 20….alle 21…alle 24…ma già dalle 18 tutti sono in casa. A quell’ora chiudono negozi, uffici, esercizi commerciali di ogni genere. Alle 19 chiudono i rarissimi ristoranti…alle 20 rischi di restare digiuno. Ci si ritrova su quelle strade liscie come l’olio, perfette,  in mezzo a branchi di renne….tutto è renna, un’economia nazionale che ha l’esclusiva sul mercato mondiale…vestiti, coperte, tende, tappeti…copricapo, souvenir realizzati con le corna…mercatini che  a noi sud europei sembrano cimiteri….

Questo è…ogni giorno ne accade o ne vedi una , ma le gambe non le devi fermare, sennò non arrivi. Tengo una media oraria di 15\18 km .Mi fermo spesso, tuttavia, a fare foto, circa  150 al giorno…e se ogni foto è un minuto che scorre…ecco come impiego 2 ore al giorno. Non visito città..ma vivo la strada così come mi si offre, e mi offre tanto…..I pensieri spaziano verso ipotesi sconosciute…già programmano ogni incognita del domani…poi li voglio fermare sulla visuale del vissuto presente. Qualche volta mi viene da correre. Mangio molto, un paninetto con marmellata o frutta secca ogni ora….integratori salini e carboidrati nella borraccia. Colazione e cena con cibo qualsiasi, quello reperibile nell'estremo nord... a più non posso… Partirò con 61 kg di peso….e all’arrivo..esattamente lo stesso peso.

lunedì 3 dicembre 2018

2  CERTEZZE    CONCETTO DI PERICOLO


Qualcuno cerca di fare cio' che i campanelli di allarme propri ed obiettivi colorano di rosso...ALT
Scrive DINO LANZARETTI  , ciclista "estremo" "Se ciò non fosse difficile non lo farei"....lui cerca il confine di se stesso, ma non lo trova, e va oltre, va oltre.Il pericolo? Si affronta. Il rischio? Si affronta. Così alcune scelte oscillano tra la fatica e il rischio...due piatti di una bilancia che non trova mai equilibrio.
Io credo che l'uomo sano debba utilizzare tutte le sue energie per esprimersi al meglio, ma credo anche che debba cercare di stare lontano da quelle situazioni che al 100% comprometterebbero seriamente la sua vita.
Solo così ha significato ogni fatica...certo, alcuni pericoli si evitano con fatica, organizzazione meticolosa e previdente.
Io sono così, programmo al meglio ogni giornata includendoci anche la programmazione dei possibili rischi, e le risoluzioni..poi amo molto la casa, i gatti, le piante..e tutti coloro che mi amano e che hanno bisogno di me. Quindi non ho mai desiderato affrontare a tu per tu la morte...anche cercando confini lontani ed ardui da raggiungere. Non ho bisogno di provare me stessa, ma soltanto di prendere ciò che la vita regala...a mezzo della conoscenza
Desidero e programmo sempre il ritorno.
 CAPO NORD 2  - I CONTI


Un percorso  medio  dall’Italia per Capo Nord è di circa 4500 km….la strada scelta da me supera i i 6000 km…non ce la potrei fare in 40 gg….il bagaglio pesa….complessivo circa 31 kg
Decido quindi di arrivare a Oslo in bici e da lì di raggiungere Bodo in aereo, per poi imbarcarmi per le Lofothen,  e partendo dalla prima isola, Moskenes, le avrei  attraversate tutte in bici , per poi raggiungere Tromso , di fiordo in fiordo…Il percorso è ancora  troppo lungo, quasi 5000 kmn…decido di  avanzare per  un  tratto in treno sulla linea tedesca  Colonia\Berlino…..da vedere al momento per quanti km..in  base alle condizioni meteo ed alla stanchezza….Siamo ora sui 4500 kmn da percorrere in bici…non  mi va  poi di  calcolare meticolosamente…non serve, importante nei miei viaggi e non perdere volontà e orientamento…in un giorno si possono percorrere senza stress estremo  100 come 200 km…..dipende da molti fattori obiettivi…se .oltre,  ogni giorno diventa un’ammazzata….e bisogna essere eccezionali per resistere molti giorni a quei ritmi----poi che cosa si vedrebbe?
Deciso  il percorso e valutata la fattibilità dello stesso, siamo a DICEMBRE……

Pubblico  sul portale IL CICLOVIAGGIATORE  la mia intenzione, con la speranza di trovare compagni di viaggio……chi scrive o telefona è esitante, non so se non si fidi di me o di se stesso.  Gaetano , ciclista sessantenne di Vicenza, dopo molte indecisioni, decide di aggregarsi….
GENNAIO 2016: acquistiamo , seppure essendoci conosciuti solo telefonicamente, i biglietti aerei di ritorno per Milano da Honnisvag, unica cittadina con aereoporto sull’isola di Capo Nord,  e da Oslo a Bodo…Partenza fissata per il 25 giugno 2016.

Incominciamo a definire le mete…ciascuna richiedente una pedalata di circa 140 km giornalieri x 37 gg  oltre 5 di pausa per  riposo e visita città. Ci appare fattibile senza  esagerato impegno fisico .


 Gaetano purtroppo  in FEBBRAIO  mi comunica di essere stato colpito da Leucemia mieloide acuta…ed il suo viaggio ha cambiato rotta e destinazione…


Partirò sola😓
A volte bisogna avere la forza ed il coraggio di sapere...di accettare di cambiare.Per sempre?


CAPO NORD 1   MOTIVAZIONI -SCELTA PERCORSO - PREPARATIVI


sabato 1 dicembre 2018


1 CERTEZZE   VIAGGIARE DA SOLA IN BICI


…..uno stile di vita, una modifica del pensiero comune per adattarsi alla logica della strada, allo scorrere delle cose insieme ai pensieri. ..Si incomincia intorno a casa, nella propria città, poi oltre…si sconfina sulle montagne visibili, poi su strade che vanno oltre, poi sempre oltre,  e così anche problemi che sembravano irrisolvibili diventano semplici, la linearità della strada porta sempre risposte definitive, basta seguirla.

Così scorrono paesaggi  e pensieri insieme, illuminati dai colori della natura.  Le geometrie  e li sguardi della gente, sempre diversi,   fanno scoprire anche in te stessa nuovi aspetti,  le diversità….il colore della vita….Fatica e difficoltà poi si dimenticano..e dopo ogni viaggio ci si ritrova migliori.                                         

venerdì 30 novembre 2018

PRESENTAZIONE   Chi sono

   Eccomi qua: Francesca Filippi classe 1950..
Ho sempre avuto una “doppia vita”.…Una “normale”, fatta di studio, lavoro..prima nel sociale poi  all’interno della P.A. e compiti di una donna nella propria famiglia; un ‘altra fatta di sogni, o meglio..di idee e progetti che nella citata  condizione di vita “normale”sarebbero stati impossibili a realizzare. In effetti il ritmo  , gli obblighi, le situazioni vissute prima, con tre bambini piccoli,  in una cittadina toscana , e successivamente in una grande metropoli, Roma, dove il tempo per vivere se stessi ed il respiro ti vengono rubati dalla interminabile frenesia di ogni disumano aspetto organizzato cittadino, inibivano totalmente il  desiderio segreto di concretizzare la sete di conoscenze   più profonde di me stessa e del mondo.
A febbraio 2004 abbandonai totalmente l’attività natatoria, che praticavo agonisticamente da molti anni con risultati discreti. Mi piaceva l’agonismo? Assolutamente no, non mi è mai piaciuto nulla di fine a se stesso.
Lo praticavo per trovarmi allenata in estate..per il nuoto in acque libere, per attraversare laghi, fiumi…tratti di mare.Chilometri  e chilometri di  nuotate, seguita dalla canoa del mio compagno…
Poi da Roma trasferita a Teramo, dove, a causa di assoluta assenza di un’organizzazione efficiente e proficua di allenamento master… addio acqua. Il giorno dopo questa drastica decisione sono salita in bici….e ho incominciato a pedalare, con tanta fatica qui in Abruzzo, inevitabilmente su queste salite interminabili, continue e varie. I primi giorni in bici con una vecchia Olmo MTB , 3 rapporti davanti  e 5  dietro ,non mia e troppo piccola per me percorrevo a gambe piegate e senza attacchi sui pedali…progressivamente sempre più chilometri. Ogni decina mi sembrava un successo. Anche i primi 10 km (Teramo\Frondarola)percorsi   appena salita in bici nel famoso febbraio 2004 mi sembravano un record !! Dopo pochi mesi, con una nuova bici, una city bike di 15 kg, con posizionata  una bandierina rossa  svolazzante raffigurante un drago... eccomi già partire da Teramo per  Campo Imperatore (158 km)…poi le DOLOMITI..Stelvio, Gavia, Mortirolo.
Erano appena 8 mesi dall’inizio del pedalare…ed ecco che mi ritrovo a partire da casa in bicicletta, arrivare a Rimini, frontiera Adriatico, e attraversando l’Appennino, scendere verso Grosseto, orizzonte Adriatico….La bici con il bagaglio erano quasi 40 kg. Facevo certi bagagli allora!! Mi portavo anche le scarpe di ricambio e le mega torce: non percepivo che il bagaglio più pesa piu’ incide drasticamente sulla performance di pedalata,,,

A marzo 2010 vado in pensione..ma non sono definitivamente libera…pesanti problemi incombono su di me.Continuo a lavorare privatamente tutto il giorno…gli ex colleghi di lavoro mi regalano una bici da corsa in carbonio..una tipologia in dotazione alla squadra femminile nazionale francese.
Provata quella appendo ad un chiodo la “vacca” , city bike, pesante compagna di viaggio e di avventura fino ad allora,insieme a “TORO” , MTB , la preferita, con la quale mi inerpicavo sui sentieri di montagna….
Incomincia la brezza della velocità, l’allenamento  a giorni alterni di 100\150 km. voglio “correre” e provare a “vincere”…in cuor mio però detestavo la fattispecie agonistica per ciò che rappresenta “oggettivamente”, ed io correvo (ancora a volte corro) solo per una vittoria su me stessa, la tenacia di dare il massimo per la..”grande partenza”, cioè per  l’inizio dell’andare libera in giro per il mondo…senza dover mai dire “non ce la faccio più”, senza dover rinunciare a proseguire il viaggio..Con l’agonismo, infatti, DEVO arrivare alla meta..solitamente piuttosto dura…
Intanto divento nonna di 5 nipotini…sono una “nanno’ ” come dicono qui in Abruzzo.
..POI….finalmente riesco a vivere da sola…ho raggiunto  la condizione psicologica  per…viaggi estremi in solitaria…amare se stessi bastando a se stessi.
Ma ecco che , dopo aver esplorato l’Italia da capo a piedi….pedalato da Pechino alla Grande Muraglia…in Irlanda, Lithuania, India…e , Austria, Ungheria Istria e Croazia…(dovunque vedevo possibile esplorare portavo la bici.).comincio a pensare di raggiungere  gli orizzonti estremi europei..












Il primo, nel 2017, Capo Nord.Decido di partire in bici da casa per raggiungere l’estremo nord europeo.

Il secondo, l'estremo est europeo, lo raggiungerò nei mesi di giugno\luglio\agosto 2019...percorrendo in bici la via Transiberiana MOSCA-VLADIVOSTOCK.. alla scoperta di terre e popoli ancora meravigliosi...seppure difficili..