lunedì 4 febbraio 2019

…Lì  vicino c’è un  cimitero…cimitero di noi solda'’’   PORTERO’  QUI UNA TARGA…Per ricordare i  soldati italiani lì seppelliti..
Prima leggiamoci una pagina di Pier Luigi Delvigo,  ovvero il nostro SIBERIAN WALKER che ha percorso a piedi  la via  transiberiana da San Pietrourgo a Vladivostock nel 2014
La targa me la consegnerà la signora Lidia Fontana, nipote dell’alpino Aldo Travaglini, deceduto e sepolto ad Arsk il 24/05/1943.
Ecco quello che mi scrive:
….La ringrazio molto da parte di tutta la mia famiglia per questo gesto che lei vorrà fare per noi. Sembra strano ma dopo cosi tanti anni sia ancora vivo per noi il ricordo e il dolore per lo zio e la sua breve, drammatica vita.
Le invio alcune informazioni  su mio zio:
Alpino Travaglini Mario nato a Genova il 29/5/1915 deceduto e sepolto ad Arsk il 24/05/1943
Divisione Alpina Cuneense - Battaglione Pieve di Teco -Seconda compagnia
Tiratore fucile mitragliatore Breda mod. 30

Padre : Augusto Travaglini nato a Casteldelci il 17/02/1892
Madre: Eugenia Scotto nata a Genova nel 1891
Sorelle : Norma nata a Genova il 14/11/1926 - Rita nata a Genova il 25/01/1930 (ancora viventi)

Scuole frequentate: sesta elementare
Professione : meccanico

Mario aveva un carattere socievole, scherzava molto, amava fare scherzi. Amava lo sport, praticava atletica e giocava alle bocce. Non era sposato.
Dal 1936 al 1943 fu sempre impegnato nelservizio militare e in azioni di guerra n Francia, Grecia,Albania, Jugoslavia e infine in Russia.

Nell'ultima licenza  non ebbe il coraggio di dire alla madre dell'imminente partenza per la Russia ma incaricò una sua cara amica di dirlo alla madre dopo che lui sarebbe partito. La madre quando venne a conoscenza del fatto, vestita così come era in casa, corse alla stazione di Genova e si recò da sola alla stazione di Cuneo, dove aveva saputo sarebbero partiti gli alpini per la guerra in Russia, per salutare il figlio. Riuscì ad incontrarlo e nell'ultimo abbraccio il figlio disse alla madre "Mamma, sarebbe stato meglio mi avessi ucciso subito quando sono nato".

L'attesa del figlio spezzò il cuore di mia nonna che si trovava da sola (perchè il marito era molto malato e non più in se) a dover accudire le due piccole figlie e all'anziano padre.
Mia madre dice che la nonna morì (nel 1943) per il troppo dolore per la perdita di ogni notizia del figlio che solo ora sappiamo essere morto e sepolto ad Arsk nella Repubblica di Tataria a 50 Km circa da Kazan.

Il vuoto che lasciò nelle sorelle fu così grande da giungere fino a noi nipoti cresciute avendo  come ninna nanna "Va l'alpin sull'alte cime........."

Ho molte lettere che mio zio scrisse a mia nonna dal 1936 al 1942 e diverse fotografie.
La saluto e la ringrazio infinitamente per quello che farà per noi

Amici, bisogna capire, poi ricordare..per riscoprire in noi i valori profondi del pensiero…


Nessun commento:

Posta un commento