…Lì vicino c’è un cimitero…cimitero di noi solda'’’ PORTERO’
QUI UNA TARGA…Per ricordare i
soldati italiani lì seppelliti..
Prima
leggiamoci una pagina di Pier Luigi Delvigo,
ovvero il nostro SIBERIAN WALKER che ha percorso a piedi la via
transiberiana da San Pietrourgo a Vladivostock nel 2014
La targa
me la consegnerà la signora Lidia Fontana, nipote dell’alpino Aldo Travaglini, deceduto
e sepolto ad Arsk il 24/05/1943.
Ecco
quello che mi scrive:
….La
ringrazio molto da parte di tutta la mia famiglia per questo gesto che lei
vorrà fare per noi. Sembra strano ma dopo cosi tanti anni sia ancora vivo per
noi il ricordo e il dolore per lo zio e la sua breve, drammatica vita.
Le invio
alcune informazioni su mio zio:
Alpino
Travaglini Mario nato a Genova il 29/5/1915 deceduto e sepolto ad Arsk il
24/05/1943
Divisione
Alpina Cuneense - Battaglione Pieve di Teco -Seconda compagnia
Tiratore
fucile mitragliatore Breda mod. 30
Padre :
Augusto Travaglini nato a Casteldelci il 17/02/1892
Madre:
Eugenia Scotto nata a Genova nel 1891
Sorelle :
Norma nata a Genova il 14/11/1926 - Rita nata a Genova il 25/01/1930 (ancora
viventi)
Scuole
frequentate: sesta elementare
Professione
: meccanico
Mario
aveva un carattere socievole, scherzava molto, amava fare scherzi. Amava lo
sport, praticava atletica e giocava alle bocce. Non era sposato.
Dal 1936
al 1943 fu sempre impegnato nelservizio militare e in azioni di guerra n
Francia, Grecia,Albania, Jugoslavia e infine in Russia.
Nell'ultima
licenza non ebbe il coraggio di dire alla madre dell'imminente partenza
per la Russia ma incaricò una sua cara amica di dirlo alla madre dopo che lui
sarebbe partito. La madre quando venne a conoscenza del fatto, vestita così
come era in casa, corse alla stazione di Genova e si recò da sola alla stazione
di Cuneo, dove aveva saputo sarebbero partiti gli alpini per la guerra in
Russia, per salutare il figlio. Riuscì ad incontrarlo e nell'ultimo abbraccio
il figlio disse alla madre "Mamma, sarebbe stato meglio mi avessi ucciso
subito quando sono nato".
L'attesa
del figlio spezzò il cuore di mia nonna che si trovava da sola (perchè il
marito era molto malato e non più in se) a dover accudire le due piccole figlie
e all'anziano padre.
Mia madre
dice che la nonna morì (nel 1943) per il troppo dolore per la perdita di ogni
notizia del figlio che solo ora sappiamo essere morto e sepolto ad Arsk nella
Repubblica di Tataria a 50 Km circa da Kazan.
Il vuoto
che lasciò nelle sorelle fu così grande da giungere fino a noi nipoti cresciute
avendo come ninna nanna "Va l'alpin sull'alte cime........."
Ho molte
lettere che mio zio scrisse a mia nonna dal 1936 al 1942 e diverse fotografie.
La saluto
e la ringrazio infinitamente per quello che farà per noi
Amici,
bisogna capire, poi ricordare..per riscoprire in noi i valori profondi del
pensiero…
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