Le vedi queste foto? Sono mani nere di grasso.
Ho
smanettato un’ora prima di riuscire a mettere a posto la bici : una stecca del portabagagli
mi si era staccata dal telaio ed era andata ad incastrarsi tra la catena e il
deragliatore, con il risultato di farmi cadere dalla bicicletta,bloccata di
scatto su una pendenza del12%. Mi sono ritrovata con deragliatore storto e
catena arrotolata incastrata tra la corona anteriore e il telaio…ma certo, tu
magari non ci capisci niente di queste cose, magari cucini da Dio…però queste
cose in mano a una donna ti fanno paura, come ti hanno fatto paura le mie mani
nere di grasso…(se lo fossero state di farina mi avresti aperto) tanto è che
non hai neanche aperto il cancelletto
del giardino…poi la tua palazzina neanche era isolata. Non lo hai aperto
e ti vedevo terrorizzata ad avermi lì, dietro le sbarre del tuo cancello. Avevi
paura che tirassi fuori la pistola? Non ce l’ho. Che ti rapinassi? Eppure avevo
le mani nere come il carbone e volevo solo darti un pezzo del portabagagli affinchè
me lo tenessi fino al giorno dopo, perché non sapevo come riportarlo indietro .Ma
avevi paura…lo hai preso da dietro le sbarre dicendo che avevi mal di
gola..(che c’entrava poi !!)…e lo hai messo appoggiato al muretto esterno, con
il rischio che qualcuno avrebbe potuto prendermelo . La tua logica femminile
aveva deciso che sarebbe stato meglio non vedermi più, non vedere questa
marziana ultrasessantenne in tuta ciclistica e mani nere davanti al cancelletto della propria palazzina…che
pericolo!! Evitato anche il terribile
rischio che avessi potuto suonare al campanello…chissà con quali conseguenze nefaste !!!
Eri tu ad aver bisogno di me,
cara, non io. Mi facevi pena e rabbia, pena per la tua fragilità, rabbia per la tua poca generosità..Ma per essere
generosi bisogna essere forti, perchè tendere la mano comporta rischi…come
quello di sporcarsela con il grasso di
una catena di bicicletta sulle mani di un’altra donna….Eri tu, in realtà, ad aver bisogno
di me..perchè non stavi bene…..avevi addosso la paura di una donna fragile…
Intanto era l'ora del tramonto, e di corsa volavo verso casa, con il timore di trovarmi al buio, senza luci sulla statale...Eri tu ad aver bisogno di me.
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